13 Luglio 2025

Comunicazione

Dove nasce la competenza? in ENICHEM negli anni '80
La Comunicazione è uno degli assi portanti dell'attività svolta. Quando Renato Di Gregorio lascia l'Enichem nel 1996 e fonda Impresa Insieme S.r.l. egli si porta con sè la grande esperienza maturata in ENICHEM sulla Comunicazione. Egli infatti quando lascia l'azienda era il dirigente centrale della Comunicazione Istituzionale, della Comunicazione Interna e della Comunicazione tramite le Fiere Internazionali. Quando era entrato in ENICHEM nel 1986 si era trovato al cospetto con quella grande operazione di immagine costruita intorno alla figura di Gulliver. Era il tempo in cui la SNAM dell'ENI si fondeva con Aziende chimiche private e sotto la guida del dott. Necci diventava un'azienda, l'ENICHEM aperta ai mercati internazionali. L'investimento in Comunicazione era fortissimo. Poi c'è stato il momento della fusione tra ENICHEM e la parte chimica di Montedison e la nascita di ENIMONT . Dal matrimonio durato poco ne è nata un'altra ENICHEM. Essa doveva risanare gli stabilimenti Montedison che, dal punto di vista ambientale, lasciavano un po' a desiderare (comunicazione ambientale) e doveva integrare le due compagini dirigenziali che dovevano fondersi e sposare nuovi valori condivisi (Comunicazione Interna). In quell'epoca Di Gregorio ha lanciato il progetto "Ambiente Insieme si può" ispirandosi al modello del Responsible Care, ha aperto le fabbriche ai cittadini, ha fatto dipingere gli stabilimenti di verde e azzurro e ha sviluppato una progettualità diffusa di miglioramento ambientale. Egli ha avuto a fianco uno dei più grandi Comunicatori italiani: Roberto Marziantonio della società Strategie d'Immagine con cui ha condiviso molte delle iniziative che sono state portate avanti compreso il Bilancio Ambientale e poi il Bilancio Sociale. Assieme a lui, sul versante dell'immagine ha lavorato con un altro grande Comunicatore: Antonio Romano della società InArea.
Sarà proprio questa vicinanza con i territori e i loro bisogni che motiverà Renato Di Gregorio a lasciare il mondo delle aziende e a dedicarsi a quello della P.A.
I primi progetti di Comunicazione negli Enti Pubblici
I primi progetti di Comunicazione nel mondo pubblico vengono realizzati assieme a Roberto Marziantonio e si caratterizzano per via della doppia competenza dei due personaggi che si andavano integrando: la Comunicazione di Marziantonio e l'Organizzazione del Lavoro di Di Gregorio.
Vengono così realizzati:
- il progetto della Carta di Servizi dell'azienda dell'acqua di Venezia (ASPIV)
- il progetto della mobilità dell'Azienda di trasporto pubblico di Genova (AMT)
- il progetto della Comunicazione della Provincia di Genova
A questi si aggiungono progetti per grandi Comuni dove nuovi Amministratori, dopo la crisi di "Mani pulite", intendono fare significativi cambiamenti interni e aprirsi maggiormente al contesto esterno.
Da questa condizione nascono i progetti per due grandi Comuni e il nome dato ai loro progetti esplicita quanto detto:
- il progetto Sassari Aperta per il Comune di Sassari
- il progetto Partecipazione per il Comune di Lecce.

2000 - La legge 150 dà impulso alle iniziative di sviluppo della Comunicazione.
La Comunicazione pubblica assume agli inizi degli anni 2000 un'importanza nuova per il Governo italiano, assieme alla Tecnologia (E-Government). La legge 150 sulla Comunicazione pubblica da il via ad una numerosa serie di iniziative formative per formare i responsabili degli uffici URP (Uffici di relazione Pubblica) dei Comuni e delle Province, mentre le Leggi Bassanini sullo sportello Unico per le attività produttive (SUAP) attiva iniziative parallele sul versante della Comunicazione intersettoriale e del Marketing territoriale collegato agli investimenti produttivi.
Progetti significativi sono al riguardo:
- il progetto dell'URP per la Provincia di Lecce
- il progetto di Comunicazione per il Tribunale di Campobasso
- il progetto R.I.S.O. di e-Government per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto
- i progetti di formazione per la qualificazione del responsabile URP in diversi territori italiani: Puglia, Sardegna, Lazio.
2002 - Il SUAP (Sportello Unico delle attività produttive) dà un ulteriore e diverso impulso allo sviluppo della Comunicazione
Bassanini entra sulla scena e sconvolge la Pubblica Amministrazione sviluppando uno dei più grandi cambiamenti organizzativi mai verificati nella P.A. Attiva il "decentramento amministrativo" per cui diverse funzioni gestite a livello governativo vengono spostate nelle strutture sottostanti: Regioni, Province e Comuni. Poi introduce il principio della "sussidiarietà" per cui i servizi dovevano essere assicurati dalle strutture più vicine al cittadino e le strutture superiori dovevano intervenire laddove tali strutture non fossero in grado di erogarli in modo efficace e infine legifera per la costituzione di nuovi servizi per facilitare il rapporto tra le Imprese e le Amministrazioni pubbliche.
Il problema che si pone è che fa tutto questo per legge, dimenticando che i cambiamenti di ruolo richiedono un riassetto organizzativo, la partecipazione di coloro che devono cambiare e la formazione tipica dello sviluppo organizzativo, ciò quella che accompagna i processi di cambiamento e aiuta le persone e le organizzazioni che esse compongono ad assestarsi sulle nuove posizioni.
In realtà non fa niente di tutto questo perché suppone che facendo la legge il sistema di scomponga e si ricomponga da sé senza alcun problema. Questo lo rileva uno studio commissionato dall'Università Pio V a cui Renato Di Gregorio ha partecipato.
Due saranno i problemi più critici da affrontare: e in cui Impresa Insieme si trova ad operare:
- il passaggio dei Centri dell'Impiego dal Ministero del Lavoro alle Province
- la creazione dello sportello Unico per le Attività produttive.
Sul primo piano il lavoro effettuato alla Provincia di Treviso nella costruzione del Centro dell'impiego propedeutico all'uscita della Legge agevola il lavoro da fare altrove e suggerisce la strutturazione dei due progetti di e-Government su cui Di Gregorio ha lavorato: il progetto R.I.S.O. per le province di Lecce, Taranto e Brindisi, e il progetto NEXT per la Regione Sardegna. il progetto fatto presso la Provincia di Treviso integrando formazione e impiego diventa una best practice avvalorata dall'ISFOL che ne ha effettuato il monitoraggio
Sul secondo piano l'uscita dei bandi di finanziamento da parte della Funzione Pubblica rivolta alle imprese di consulenza con la speranza che esse potessero aiutare a costituire questo nuovo servizio (il SUAP) consente di intervenire su un piano sconosciuto a tutti. La legge prevedeva addirittura l'uso di un software che non era stato ancora creato. Esso doveva servire alle imprese a rivolgersi telematicamente allo sportello comunale e doveva servire al responsabile dello sportello per interloquire telematicamente con tutti gli Enti pubblici responsabili delle autorizzazioni necessarie ad approvare la richiesta di investimento dell'impresa.
Dai finanziamenti pubblici acquisiti, partecipando ai bandi pubblici, Impresa Insieme S.r.l. ha potuto così operare per i Comuni della provincia di Brindisi, con capofila il comune di Brindisi, per i Comuni della Sardegna della provincia di Nuoro e per i Comuni del Lazio delle province di Frosinone, Latina e Rieti
Si è però trattato di trovare chi potesse costruire il software del SUAP e il software del Marketing territoriale che lo accompagnava. L'idea di Bassanini era infatti quella che con il Marketing territoriale si dovesse incentivare la localizzazione di investimenti produttivi in aree particolarmente attrezzate e con il SUAP si facilitava la realizzazione delle opere per la localizzazione in quelle aree di nuove strutture produttive.
Per il SUAP, Di Gregorio ha convinto l'IBM a dargli una squadra di tecnici che potesse progettare il software. Per il Marketing Territoriale ha costruito in house il primo modello che è ancora in uso: www.marketing.territoriale.it.
2004 Si vanno costituendo le Organizzazioni Territoriali
Gli interventi per la costituzione dei SUAP e per l'uso del Marketing territoriale per gli investimenti inducono i Comuni di un territorio distintivo a lavorare assieme per promuovere il territorio comune da loro circoscritto e a far interloquire i propri tecnici adibiti al SUAP con tutti gli altri enti della P.A. preposti al rilascio delle autorizzazioni per gli investimenti produttivi in loco. Ciò ha messo in evidenza l'utilità di costituire una struttura di integrazione non prevista dagli ordinamenti e di affidare il compito di integrazione ad una struttura esterna a tutte quelle da integrare. In sostanza, il Territorio, che costituiva fino ad allora un luogo fisico dove allocare strutture produttive per alimentare l'occupazione, diventava il perimetro di una nuova organizzazione che integrava tutte quelle presenti in loco per rispondere ad un cliente nuovo: l'impresa da attrarre sul territorio e a cui dare servizi efficienti in concorrenza con altri territori.
Questa intuizione nata in Sardegna sulla scorta del Progetto Territorio ed espressa a livello pubblico il 25 di gennaio del 2000 presso il CNEL, alimentata dalle esperienze di costituzione del SUAP in alcune aree territoriali suggerisce la costituzione di queste nuove forme di aggregazioni territoriali che Renato Di Gregorio definisce Organizzazioni Territoriali. Egli in quel tempo assume l'insegnamento presso l'Università di Cassino e del Lazio Meridionale e pertanto si concentra sulla realizzazione di questa formula nel Lazio.
Nel 2004, al termine dei lavori sul SUAP, nascono infatti:
- SER.A.F. Associazione dei Comuni della provincia di Frosinone
- SER.A.L. Associazione dei Comuni della provincia di Latina
- SER.A.R. Associazione dei Comuni della provincia di Rieti.

2007 - Le Organizzazioni Territoriali scoprono la Divisionalizzazione
I Comuni Associati nel 2004 fanno tutti riferimento al software del Marketing Territoriale. I Comuni a nord della provincia di Frosinone circoscrivo un territorio dove si produce il vino Cesanese. A Serrone si usa ogni anno fare la festa del vino e cenare in piazza con tutti i produttori locali. Renato Di Gregorio viene invitato nel 2007 a questa festa in piazza a Serrone. Nella piazza egli presenta il portale web di marketing territoriale e poi cena assieme ai produttori. dalla conversazione nasce l'idea di utilizzare il portale anche per promuovere il vino Cesanese e il territorio dove si produce. Si attiva conseguentemente un programma di Formazione-intervento che coinvolge le imprese produttive del territorio e gli Amministratori dei Comuni associati.
Il processo consente di mettere a punto una nuova strategia. Il territorio è piccolo e il prodotto Cesanese è di qualità. Non si può dunque alimentare l'incremento delle vendite se non a scapito della qualità. Vale dunque la pena di promuovere il territorio attraverso la promozione del prodotto, da consumare possibilmente in loco, mentre si apprezza il resto del patrimonio di cui il territorio è ricco: borghi, montagne, ciclismo, salute, enogastronomia nostrana, ecc.
Da questa esperienza nascono due conseguenze importanti:
- l'opera di Divisionalizzazione dell'Organizzazione Territoriale, riconoscendo che nell'ambito della stessa Organizzazione territoriale ci possono essere aree territoriali che hanno potenzialità di sviluppo diverso
- il marketing territoriale può essere usato non solo per attrarre investimenti produttivi, ma anche per promuovere un territorio attraverso i suoi prodotti distintivi,
- la promozione non la fanno solo gli Enti locali per indurre le imprese esterne ad allocarsi sul loro territorio, ma la fanno le imprese del territorio che realizzando dei prodotti di qualità riescono a far diventare attrattivo il territorio anche dal punto di vista turistico
- il turismo comincia a diventare una nuova opportunità di occupazione nel territorio
- va però costruita un'alleanza tra Enti locali, Imprese, e cittadini perché è tutto il territorio che deve risultare attraente
- la Scuola diventa un luogo dove si costruisce una nuova cultura, capace di rendere consapevoli i cittadini, a partire dai più giovani, del patrimonio territoriale posseduto.
Da tutto ciò deriva la decisione di costruire quattro ABD (Aree di Business Distintivo) all'interno di SER.A.F.
- ABD del Cesanese
- ABD dei Lepini
- ABD del Cassinate
- ABD della Pietra
La nuova strategia/struttura viene rappresentata dal Presidente di SER.A.L. nel famoso Convegno fatto a Morolo del 2007 e registrato.
Il libro pubblicato nel 2010 su Organizzazione Territoriale fotografa questa nuova struttura delle Organizzazioni Territoriali.
2007 Il Territorio Organizzazione fa Marketing
Avendo consapevolizzato che un Territorio vasto quanto una provincia, perché comprendente Comuni distribuiti lungo tutta una provincia, può somigliare ad un'Azienda divisionalizzata in ragione di prodotti diversi, non solo si procede alla formalizzazione di sub territori come fossero Divisioni di un Territorio prodotto chiamandole ABD (Aree di Business Distintivo), ma si struttura un sistema di marketing territoriale, non più solo per attirare investimenti produttivi, come aveva suggerito la legge sul SUAP, ma per promuovere, questa volta, le caratteristiche specifiche e attrattive delle singole ABD. I Prodotti stessi, che vengono prodotti nelle diverse ABD, vengono promossi per aumentare l'attrattività dei territori piuttosto che per acquisire maggiori acquirenti. L'esperienza del Cesanese aveva insegnato!
Con i finanziamenti che si riescono a reperire, partecipando a bandi pubblici si opera su più piani:
1. si costruiscono nuovi siti web comunali, ma tutti uguali così da dare la sensazione fisica che fanno parte di una stessa Organizzazione Territoriale
2. su ciascun sito web si aggiunge un link con il sito web dell'Associazione dei Comuni di appartenenza così da rafforzare l'immagine di un'aggregazione omogenea
3. si ampliano i contenuti del sito web di marketing territoriale arricchendo la descrizione delle attrattività di ciascun Comune e introducendo una tecnica che consente di raccogliere le attrattività per tipologia per aiutare i turisti potenziali a trovare ciò che specificatamente ciascuno cerca
4. si definisce un logo per ciascuna ABD e si introduce un box in ciascun sito web comunale per mostrare a quale ABD un Comune si trova
5. si costituisce sul sito web di marketing territoriale un'area per ciascuna ABD e si costituisce un link tra il box di ABD presente sul sito web comunale e l'ABD presente sul sito web di marketing territoriale
6. si costruiscono dei laboratori di marketing territoriale per ciascuna ABD e di attrezzano tecnologicamente per poter ospitare giovani del territori da interessare ad alimentare il portale di marketing territoriale e, attraverso questo esercizio, ad apprendere le potenzialità attrattive del proprio territorio di residenza
7. si attivano programmi di formazione-intervento per gruppi di giovani con l'intento di motivarli all'azione di promozione territoriale.

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