13 Luglio 2025

Pubblica Amministrazione

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L'intervento ha riguardato la realizzazione del piano strategico messo a punto dal vertice insediato nel 1994.Il progetto si è chiamato "progetto di Miglioramento e Comunicazione".
La prima operazione è stata quella della formalizzazione del piano strategico aziendale, ad ottore del 1994.
Subito dopo è partita l'operazione di condivisione strategica che ha coinvolto dirigenti, quadri e capi.
Sono dunque stati avviati con l'uso della progettazione partecipata quattro progetti strategici: la revisione della rete, l'organizzazione del sistema produttivo , la costituzione della società di manutenzione, la realizzazione della carta dei servizi e; propedeuticamente, la formazione sul project management organizzativo.
A ciò si è aggiunto, ad un livello più basso, l'opera degli "animatori del miglioramento" e dei relativi gruppi di lavoro con il personale operativo. L'operazione è valsa anche ad ammortizzare i toni degli scontri sindacali e ridurre i costi del personale rivedendo gli accordi pregressi.
Infatti a luglio '95 è stato raggiunto un accordo con le OO.SS. per il prepensionamento di 450 persone e l'assunzione di 256 nuovi operatori. Nel '96 si è siglato l'accordo per la modificazione di alcuni istituti contrattuali che riducevano il costo del lavoro.
Si è introdotto in azienda l'uso della formazione finanziata e sono state prodotte 11 mila ore di formazione per il personale con responsabilità gestionali e 40 mila ore per i 256 neoassunti. Parallelamente si è condotto un audit sulla comunicazione aziendale e si sono formati 20 "comunicatori ufficiali" .
Si è dunque effettuata una valutazione della qualità percepita dalla popolazione e si è creato un Osservatorio sociale da cui ricavare indicazioni per il miglioramento. Un Comitato Guida e un Comitato Operativo hanno seguito e alimentato lo sviluppo del progetto.
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Il programma d'intervento si avvia a dicembre del 1995. A gennaio del '96 vengono intervistati gli stakeholder del territorio e il 16 febbraio viene organizzato un workshop pubblico in cui vengono messe a fuoco le problematiche e le esigenze di cambiamento condivise. Ne segue una riflessione interna al Comune che sfocia nel 1977 nella realizzazione di un documento strategico che indica gli obiettivi da perseguire, le modalità per realizzarlo e le risorse da utilizzare. Il documento si chiama "Ruolo e strategie del Comune di Sassari". Il progetto assume la denominazione di PROGETTO COMUNE : SASSARI APERTA e un logo che rappresenta la volontà di un dialogo aperto con i cittadini.
La struttura del cambiamento
Per gestire il progetto di cambiamento vengono istituiti due comitati:
- il Comitato Guida, formato da una rappresentanza della struttura politica e una rappresentanza della struttura dirigenziale, con il compito di gestire l'innovazione,
- il Comitato Operativo, formato da funzionari di aree funzionali diverse che ha il compito di sviluppare le attività operative per lo sviluppo del progetto.
Le fasi di sviluppo dell'intervento con la metodologia della formazione-intervento
- La condivisione strategica.Essa si sviluppa a partire dall'Aprile del 1977 e coinvolge tutto il personale del Comune, riunito per livelli organizzativi, e interessa gli stakeholder esterni che ospitano i workshop nelle loro stesse sedi.
- La progettazione iniziale.Vengono realizzati cinque progetti attivando cinque gruppi di lavoro interfunzionali con cinque persone per gruppo. Essi sono: l'ufficio di relazioni con il pubblico (URP), il giornale del Comune, la semplificazione della concessione edilizia, la cablatura della città, l'incremento del verde pubblico.
- La formazione dei facilitatori del cambiamento.Vengono formati 20 persone per gestire la "comunicazione"(comunicatori) e 20 persone (animatori) per gestire i "progetti di miglioramento organizzativo". La formazione viene fatta anch'essa con la metodologia della formazione-intervento per cui le 40 persone hanno attivato e realizzato complessivamente 21 progetti.
- La diffusione dell'esperienza.L'esperienza viene presentata nelle diverse province sarde e alcune realtà sposeranno più tardi la metodologia. Tra queste, la prima è stata Tempio Pausania.
I finanziamenti.
Il progetto è stato inizialmente finanziato con le risorse del Comune, poi ha goduto del finanziamento del PASS/2 da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica e del finanziamento regionale per la formazione dei facilitatori.
Il racconto
È stato pubblicato in un libro portato al Forum P.A. a Maggio del 1999.
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Prima Fase
Costituzione del Comitato Guida e della Staff di coordinamento tecnico. Formalizzazione delle strategie comunali, condivisione strategica con il personale interno, realizzazione di cinque progetti con cinque gruppi di lavoro intersettoriali per la realizzazione:
- dello sportello unico per le attività produttive;
- dell'ufficio di relazioni con il pubblico;
- dell'ufficio Europa;
- del sistema di gestione del personale;
- del parco letterario.
Seconda fase
Progetto di finanziamento PASS 3. Esso è stato formulato da Impresa Insieme, con l'allargamento a 48 comuni del Salento, approvato dal Dipartimento della Funzione Pubblica
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Il progetto parte per volontà della Provincia di Rieti di realizzare una sperimentazione per un certo numero di comuni della strutturazione del SUAP per poi diffonderne la diffusione all'intero territorio provinciale. Impresa Insieme predispone e raccoglie l'adesione di numerosi comuni che delegano l'ente Provincia a firmare i protocolli d'intesa per conto dei comuni nei riguardi degli altri enti della P.A. responsabili delle autorizzazioni previste dal SUAP e delle associazioni imprenditoriali e degli ordini professionali. Vengono così costituiti:
-il Comitato Guida, che contiene gli amministratori degli enti aderenti,
-il Comitato Enti Autorizzatori e
-il Comitato di Garanzia.
Con l'uscita del bando, emesso nel 2002 da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica tramite il Formez, la Provincia mette a disposizione di un certo numero di comuni aderenti la quota di cofinaziamento previsto da bando. Il progetto viene approvato il 17 dicembre del 2003. Il progetto si è concluso il 28 febbraio del 2004.
I comuni associati all'iniziativa decidono di proseguire l'iniziativa per consolidare la Rete dei SUAP e allargare l'area delle adesioni, con l'assistenza di Impresa Insieme.
Da questa iniziativa nascerà poi l'Associazione dei Comuni della provincia di Rieti: SERAR
Provincia di Treviso (Centri dell'Impiego)
Il programma è stato finanziato dal Ministero del lavoro ed è servito a trasformare il personale dei Centri di formazione professionale della provincia di Treviso da docenti a progettisti di formazione.
Essi si sono anche cimentati nell’applicare la metodologia dell’ISFOL sulle competenze e i crediti formativi.
Nella fase successiva, allorché la Regione ha passato i centri dell’impiego alla provincia, si è seguito e supportato il processo di integrazione tra le due popolazioni professionali e il miglioramento del servizio integrato.
Il progetto è stato realizzato dal 1998 al 2002
Corte di Giustizia di Campobasso (Comunicazione)
Il programma sull’applicazione della legge 150 sulla comunicazione pubblica, articolato in tre sottoprogetti, è stato finanziato dal F.S.E e ha coinvolto circa 60 persone.
La dirigenza ha condiviso il progetto e la metodologia e ha individuato le persone da coinvolgere nell’iniziativa.
Il primo gruppo composto da funzionari di primo livello sotto la dirigenza ha lavorato sulla progettazione del piano di comunicazione sia dell’ente che del territorio provinciale.
Il secondo gruppo ha lavorato sulla progettazione di un giornale dell’ente e il terzo sulla ottimizzazione dei siti web in essere.
Ciò è servito per consolidare la rete dei referenti interni che collaborano con le funzioni specialistiche di comunicazione dell’ente e in particolare con l’URP e l’Ufficio Stampa.
1995 - Azienda dell'Acqua Città di Venezia (ASPIV)
La Realizzazione della Carta dei Servizi per l'ASPIV ( Azienda dell'Acqua di Venezia)
Nel 1995 l'azienda termina un primo programma di ampliamento della gamma dei servizi integrando settori diversi del ciclo integrato delle acque. Essa sviluppa un piano strategico di ottimizzazione organizzativa e di comunicazione con i cittadini e impiega la formazione-intervento per realizzare la "carta dei servizi". Il programma coinvolge tutti i livelli dell'azienda: il Consiglio di amministrazione, la direzione aziendale, i livelli di prima responsabilità gestionale e i livelli operativi. L'obiettivo di questa operazione era proprio quello di rendere partecipe la struttura interna della responsabilità che ci si andava assumendo con i cittadini circa i parametri di qualità che ci si impegnava a rispettare.
Tale responsabilizzazione è avvenuta contestualmente allo sviluppo della progettazione delle diverse parti della carta, affidata a gruppi di progetto intersettoriali. La progettualità così espressa ha consentito anche di saldare le parti diverse dell'azienda che erano confluite nel suo seno da poco tempo e che provenienti da culture diverse non si erano ancora sufficientemente amalgamate.
Importante è stata la fase parallela di rilevazione delle attese degli stakeholder del territorio e dei clienti del servizio (imprese, operatori e cittadini). Essa è avvenuta mediante l'uso di una società specializzata (Intermatrix) che ha individuato i diversi target su cui effettuare la rilevazione, a costruito gli strumenti ad hoc di rilevazione e ha interpretato le risposte ottenute così da finalizzare meglio la scelta dei parametri su cui impegnarsi per ciascun target.
Dopo la realizzazione della Carta dei Servizi, l'azienda ha sentito la necessità di realizzare il BILANCIO SOCIALE che è poi stato insignito dell'OSCAR di Bilancio dall'Assolombarda, nel 1997.
L'intervento è stato portato avanti da Impresa Insieme (Renato Di Gregorio) e da Strategie di Immagine (Roberto Marziantonio).
Durante le fasi di sviluppo del progetto sono stati sviluppati alcuni incontri con i vertici istituzionali della città di Venezia. Il sindaco della città, il prof. Cacciari è venuto a verificare e a sostenere il processo innovativo che si andava realizzando all'interno dell'azienda. Lo si legge nella nota riportata a fianco e frutto della sbobinatura di un suo intervento al gruppo dei lavoratori che si accingevano a progettare la Carta.

Il dott. Gilberto Brait del Consiglio di Amministrazione dell'azienda e il dott. Massimo Zanutto, direttore del Personale e Organizzazione sono stati sponsor e sostenitori del processo di formazione-intervento realizzato.

Il racconto dell'intervento è stato fatto al Convegno Internazionale tenuto a Venezia a maggio 1998: la Politica dell'acqua in Europa e viene riportato a fianco.
Provincia di Treviso (Comunicazione)
Il programma sull’applicazione della legge 150 sulla comunicazione pubblica, articolato in tre sottoprogetti, è stato finanziato dal F.S.E e ha coinvolto circa 60 persone. Presidente della Provincia: Luca Zaia.
La dirigenza ha condiviso il progetto e la metodologia e ha individuato le persone da coinvolgere nell’iniziativa.
Il primo gruppo composto da funzionari di primo livello sotto la dirigenza ha lavorato sulla progettazione del piano di comunicazione sia dell’ente che del territorio provinciale.
Il secondo gruppo ha lavorato sulla progettazione di un giornale dell’ente e il terzo sulla ottimizzazione dei siti web in essere.
Ciò è servito per consolidare la rete dei referenti interni che collaborano con le funzioni specialistiche di comunicazione dell’ente e in particolare con l’URP e l’Ufficio Stampa.
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Il progetto ha riguardato il personale dell’assessorato alla formazione professionale della regione Lazio.
Sono stati coinvolte 175 persone.
Il personale è stato suddiviso in cinque gruppi.
Ogni gruppo è stato ulteriormente suddiviso in sottogruppi di lavoro.
Ogni sottogruppo ha realizzato un progetto il cui obiettivo è stato indicato a monte dalla direzione politica e gestionale dell’assessorato e il cui risultato è stato poi condiviso a valle.
Il percorso progettuale è servito sia per individuare soluzioni organizzative immediatamente praticabili, sia per apprendere ulteriori conoscenze che per sviluppare migliori competenze su aspetti che riguardano la comunicazione e l’organizzazione.
Tra i progetti si segnala la realizzazione di un giornale interno di cui è stato realizzato il numero zero.
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Il progetto RAP 100 REGIONE MOLISE (al centro del mediterraneo) Regione, Province, Comunità Montane e Comuni della regione Molise.
Avviato dal Formez alla fine del 2000 con il finanziamento RAP 100 e con la metodologia della Formazione-Intervento di Impresa Insieme.
Costituzione di un Comitato Guida per le strategie di Sviluppo e di un Comitato Operativo per la gestione del progetto generale di cambiamento. Formalizzazione di una strategia regionale di sviluppo territoriale.
Formazione di professionalità per la gestione dello sviluppo (40 progettisti interistituzionali per lo sviluppo territoriale, 32 ricercatori e 30 comunicatori) e contemporanea realizzazione di 9 progetti strategici di sviluppo.
2004 - Regione Sardegna
Il programma si è concluso a marzo del 2004.
E' il frutto della vincita di un bando pubblico emesso in seno al POR Sardegna assieme allo IAL Sardegna, all'IBM e alla Selfin (IBM).
Esso ha riguardato il personale (dirigenti e quadri) della Regione Sardegna.
Impresa Insieme ha seguito in particolare i programmi formativi che avevano come tema:gli sportelli polifunzionali (88 ore)l'ufficio di relazioni con il pubblico (44 ore)la comunicazione pubblica (44 ore)la semplificazione (88 ore).Ognuno dei quattro programmi è stato strutturato secondo la metodologia della formazione-intervento per cui le persone, divise in gruppi di lavoro, hanno lavorato intorno a progetti utili per l'ente e condivisi dai responsabili degli uffici coinvolti.
In particolare sono stati realizzati progetti per l'adeguamento:della carta intestata,del portaledell'osservatorio della comunicazione interna,dei bandidelle circolaridi intranet,della carta dei principi e la carta dei servizi,dello sportello polifunzionale,dell'organizzazione della Regione per dialogare con i SUAP,della strutturazione del portale in ragione del SUAPdel controllo di gestione,la formulazione degli avvisi di evidenza pubblica.
Provincia di Nuoro
Il progetto nasce per volontà della Provincia di Nuoro di realizzare una rete di sportelli unici per le attività produttive di valenza per tutto il territorio provinciale per integrare le iniziative già intraprese in alcune aree ( Tortolì, Nuoro,ecc)a fronte di finanziamenti precedenti. L'iniziativa è contestuale alla progettazione del programma di e-Government denominato NEXT che comprendeva al suo interno la produzione del software per la rete SUAP. Impresa Insieme realizza e segue la sottoscrizione dei protocolli d'intesa che consentono all'ente Provincia di ottenere la delega da parte di tutti i comuni della provincia a rappresentarli nella stipula di accordi con gli enti autorizzatori e con le associazioni imprenditoriali, ordini professionali e organizzazioni sindacali. In base a questa delega la Provincia sottoscrive i protocolli d'intesa per la costituzione del Comitato Enti Autorizzatori e del Comitato di Garanzia.
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R.I.S.O. è un progetto che ha coinvolto 90 enti della P.A. e le Province di Lecce, Taranto e Brindisi. Capofila del progetto è stata la Provincia di Lecce. Lo sponsor politico del progetto è stata l'avv. Loredana Capone (vicepresidente della Provincia di Lecce). Ella è stata sostituita nel corso del 2007 dall'assessore Giovanna Capobianco; il capoprogetto è sempre stato seguito dall'ing. Tundo (dirigente dei sistemi informativi della Provincia di Lecce).
R.I.S.O. ha previsto l'erogazione di alcuni servizi della P.A.L. tramite la tecnologia promossa dalle politiche di e-Government. Essi sono: il marketing territoriale, lo sportello unico per le attività produttive, il sistema informativo del lavoro, l'ufficio di relazioni con il pubblico. Accanto a tali macro-servizi, si possono utilizzare circa 100 miniservizi in relazione all'attivazione che ne hanno fatto i comuni aderenti.
Un portale d'ingresso mette il cittadino in rapporto con tutti questi servizi, un call center agevola il contatto, un centro servizi di e-Learning dovrebbe consentire una formazione diffusa per l'erogazione e la fruizione di questi servizi.
Il cambiamento organizzativo e culturale che la tecnologia sempre richiede è stato supportato con un processo di formazione-intervento, coordinato dal presidente dell'Istituto, il dott. Renato Di Gregorio.
E' stato selezionato (bando pubblico) e poi formato un gruppo di giovani consulenti ad usare la metodologia della formazione intervento.
Con il gruppo così formato si è sviluppata la fase di condivisione strategica negli Enti coinvolti dal progetto di e-Government e si è sviluppata la fase di progettazione partecipata che ha coinvolto in più momenti le figure che sono state preposte a gestire l'innovazione tecnologica, prima in fase di progettazione tecnica e poi in fase di utilizzazione degli strumenti realizzati.
Le figure preparate così sono state:
1. Gli Sponsor,
2. I Facilitatori,
3. I Progettisti
Il progetto ha ottenuto il premio dell'Eccellenza al bando AIF dedicato a Filippo Basile.
Il progetto R.I.S.O. ha infatti previsto la costituzione di una struttura deputata alla gestione del cambiamento composta da 60 amministratori (sponsor), 60 dirigenti ( facilitatori), 120 tecnici dei servizi ( progettisti). Queste figure sono state coinvolte con un programma di "progettazione partecipata" realizzato tra luglio e dicembre 2005 e con un secondo conclusosi a ottobre 2006.
Per la formazione di tali figure si è ricorso alla formazione di un gruppo di 30 specialisti di formazione-intervento, selezionati nel maggio del 2005 sul territorio delle tre province . Alla selezione hanno partecipato il dott. Sivano Del Lungo e il dott. Costantino Formica. Gli specialisti sono stati poi opportunamente formati con un programma di formazione-intervento.
Un processo di "condivisione strategica" ha parallelamente coinvolto le persone dei 90 enti aderenti. Sono stati infatti realizzati 15 workshop per ciascuna provincia.
Un processo di "comunicazione dell'innovazione" operato da tre specialisti di comunicazione (uno per provincia), ha consentito di tenere costantemente informata la collettività locale delle diverse fasi del percorso progettuale.
Il programma formativo è stato insignito del Premio Basile dell'Eccellenza dall'AIF 2007 (Associazione dei Formatori Italiani).

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